Provi dolore nella parte bassa della schiena? Forse è il caso di fare una verifica grazie ad un’ecografia renale, ovvero un esame diagnostico non invasivo per il controllo degli organi dell’apparato urinario o connessi.
Per saperne di più, o per conoscere meglio questo tipo di analisi, leggi l’articolo di oggi di CMR Borgomanero.
Che cos’è l’ecografia renale
Come ogni altra ecografia anche quella renale sfrutta gli ultrasuoni emessi da una sonda, che verranno poi visualizzati graficamente rappresentando gli organi interni oggetto d’indagine, la loro forma e le loro eventuali alterazioni.
Prima di iniziare l’area renale del paziente viene trattata con un gel che facilita la corretta trasmissione degli ultrasuoni emessi dalla sonda e questo rende l’esame né doloroso né fastidioso.
La durata dell’ecografia renale è mediamente di 15 o 20 minuti e non ha controindicazioni.
Cosa si può individuare con quest’analisi
L’ecografia renale serve, per l’appunto, a studiare la morfologia renali. Compito importante dell’esame è individuare eventuali problematiche come patologie organiche, quali malformazioni, cisti, tumori, calcoli.
È inoltre possibile individuare la sede dei calcoli ureterali in presenza delle coliche. Grazie a questa tecnica è possibile escludere la presenza di anomalie delle vie urinarie o di patologie tumorali a carico di reni e vescica. Infine i pazienti affetti da ipertrofia prostatica possono valutare la volumetria e la morfologia prostatica e quantificare un eventuale ristagno urinario postminzionale.
Come ci si prepara
Il giorno dell’esame occorre portare con sé la carta regionale dei servizi, ovvero la tessera sanitaria e tutta la precedente documentazione clinica che può servire al personale tecnico per eseguire un esame corretto e al personale medico per un idoneo referto.
Prima dell’esame è inoltre necessario avere lo stomaco vuoto, preferibile avendo l’ultimo pasto con dieta leggera nelle 4-6 ore precedenti l’esame, e la vescica svuotata.