Cos’è e a cosa serve la mineralometria ossea computerizzata (MOC): tutto quello che devi sapere.
La Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) è una tecnica diagnostica utilizzata per valutare lo stato di salute delle ossa. Misurando la densità minerale ossea può rilevare un’eventuale degenerazione dell’osso e la comparsa dell’osteoporosi. Ma vediamo insieme cos’è e quando farla.
Mineralometria ossea computerizzata: a cosa serve
La mineralometria ossea computerizzata è una tecnica molto utilizzata per prevenire, diagnosticare e controllare l’evoluzione dell’osteoporosi. La MOC viene prescritta soprattutto alle donne in post-menopausa e agli uomini over 60 che presentano fattori di rischio per la patologia, o persone di varia età con predisposizione genetica all’osteoporosi.
La mineralometria ossea computerizzata viene anche prescritta agli sportivi, spesso coinvolti in traumi ed infortuni che portano ad una rarefazione dell’osso, un’artrosi degenerativa della colonna o una frattura spontanea di una vertebra.
Come funziona
Di solito si esegue mediante una tecnica a doppio raggio X denominata DEXA, tramite la quale viene misurata la densità minerale nelle ossa di una zona campione, abitualmente la colonna vertebrale e il femore prossimale. L’esame può essere eseguito a qualsiasi età e non ha particolari controindicazioni, tranne la gravidanza. La mineralometria ossea computerizzata è una tecnica non invasiva e assolutamente non pericolosa per il paziente poiché l’esposizione alle radiazioni è molto bassa.
In genere la MOC dura molto poco, meno di cinque minuti. Il paziente si sdraia sul lettino densitometrico appoggiando le gambe su di un apposito sostegno. Uno strumento situato sotto il materassino emette raggi X, rilevati da un braccio mobile che scorre lungo i segmenti scheletrici analizzati.
Una volta effettuato l’esame si stabiliscono controlli periodici ogni 18-24 mesi per valutare l’efficacia dei trattamenti in atto, eventuali cambiamenti nella densità minerale ossea e la possibilità che si verifichino eventi fratturativi.