La risonanza magnetica aperta della colonna cervicale viene eseguita con lo scopo di verificare il corretto stato di salute delle vertebre posizionate nella parte posteriore del corpo e dei dischi intervertebrali del tratto cervicale.
Nello specifico, la parte in esame comprende le sette vertebre da c1 a c7 e le articolazioni con le ultime estremità superiori e inferiori.
Si tratta di un esame non invasivo e non doloroso, svolto al fine di approfondire un eventuale dolore al collo, l’origine delle vertigini oppure di individuare i sintomi della cervicobrachialgia.
Scopriamo maggiori informazioni nell’approfondimento dedicato.
Descrizione della risonanza magnetica aperta alla colonna cervicale
La risonanza magnetica della colonna cervicale è utilizzata soprattutto per lo studio dei dischi vertebrali (patologia erniaria), per il midollo spinale (lesioni del midollo di varia origine; es. sclerosi multipla, neoplasie, ecc.) e per i corpi vertebrali (patologia traumatica ed oncologica).
Restituisce immagini molto dettagliate, in grado di differenziare notevolmente i tessuti presenti, quali:
- Muscoli;
- Legamenti;
- Ossa;
- Tessuti fibrocartilaginei;
- Tessuti neuronali.
Per l’esecuzione della risonanza magnetica aperta della colonna cervicale non è necessaria alcuna preparazione, da parte del paziente.
La procedura ha una durata complessiva di 30 minuti, in cui sarà unicamente richiesto di assumere determinate posizioni e di mantenerle per alcuni secondi.
Nella maggior parte dei casi, la risonanza magnetica della colonna cervicale non richiede la somministrazione del mezzo di contrasto. Nel caso in cui venisse utilizzato, è necessario presentarsi presso la struttura a digiuno da almeno 4 ore rispetto all’orario dell’esame ed essere muniti degli esiti di esami ematochimici come la creatinina.
La risonanza magnetica è dannosa per la salute?
Come abbiamo anticipato nel corso degli approfondimenti dedicati alla tematica, la risonanza magnetica oltre a non essere dolorosa, non è dannosa per la salute,
Un fattore principalmente interconnesso al fatto che non prevede l’uso di sostanze radioattive né di radiazioni ionizzanti come quelle dei raggi X, ma sfrutta campi magnetici, simili a grosse calamite, e onde a radiofrequenza simili a quelle utilizzate per la radio e la televisione. Allo stato attuale delle conoscenze non c’è ragione di credere che possa provocare danni nemmeno a distanza di tempo.
Presso il Centro Radiologico Borgomanero utilizziamo apparecchiature all’avanguardia sia in ambito di produzione di immagini sia in ambito radioprotezionistico.
Dotiamo tutti i pazienti di DPI ossia Dispositivi di Protezione Individuale, tra cui il camice piombato, al fine di garantire un’ottimale radioprotezione durante l’esame radiologico.
Nel caso in cui il paziente abbia dubbi o perplessità, può rivolgersi al tecnico di radiologia e allo specialista stesso, sempre disponibili a rispondere ad eventuali domande con cortesia e professionalità. Al termine dell’esame, il medico radiologo formulerà il referto radiologico che consiste in una dettagliata relazione scritta, consegnato al paziente insieme al CD contenente le immagini prodotte.