Le articolazioni sono complesse strutture del nostro corpo che ci consentono di muoverci e svolgere le attività quotidiane.
Quando si verificano lesioni alle articolazioni, è fondamentale ottenere una diagnosi accurata per un trattamento adeguato.
In questo articolo di CMR Borgomanero, esploreremo i diversi esami per diagnosticare eventuali lesioni articolari e ottenere una diagnosi precisa.
Anamnesi e visita medica
La prima fase nella valutazione delle articolazioni coinvolge un’attenta anamnesi.
Il medico raccoglierà informazioni sulla storia clinica del paziente, compresi sintomi, fattori di rischio e precedenti lesioni articolari.
Successivamente, eseguirà un esame fisico per valutare la gamma di movimento, la forza e la stabilità delle articolazioni. Questa valutazione preliminare può fornire importanti indizi per una diagnosi più precisa.
A seguito della visita visiva, possono essere richieste analisi del sangue per individuare la presenza di eventuali segni di infiammazioni o infezioni alle articolazioni.
Radiografie per le lesioni alle articolazioni
Le radiografie sono uno strumento diagnostico comune utilizzato per valutare le articolazioni.
Attraverso l’utilizzo di raggi X, è possibile rilevare anomalie strutturali come l’osteoartrite, lussazioni, fratture o deformità delle articolazioni. Le radiografie forniscono una visione chiara delle articolazioni e possono essere utili per monitorare i cambiamenti nel corso del tempo.
Ecografia per diagnosticare lesioni alle articolazioni
Un altro esame diagnostico comune è l’ecografia, che utilizza onde sonore ad alta frequenza per generare immagini in tempo reale delle articolazioni e dei tessuti circostanti.
L’ecografia può rivelare lesioni ai tendini, ai legamenti e alle borse sinoviali, oltre a evidenziare eventuali accumuli di liquido nelle articolazioni. Questo esame non invasivo fornisce una visione dettagliata delle condizioni articolari.
Risonanza magnetica
La risonanza magnetica (MRI) è un esame più approfondito che utilizza campi magnetici e onde radio per creare immagini dettagliate delle articolazioni.
Questo metodo diagnostico consente di valutare lo stato dei tessuti molli, come la cartilagine, i legamenti e i tendini. L’MRI è particolarmente utile per identificare danni o lesioni più sottili che potrebbero non essere evidenti tramite altri esami di imaging.