L’ecografia è una tecnica di imaging non invasiva che utilizza onde sonore ad alta frequenza per creare immagini del corpo umano.
L’ecografia delle vie urinarie è una procedura che consente di visualizzare i reni, l’uretere e la vescica, consentendo ai medici di diagnosticare e monitorare una serie di patologie del tratto urinario.
In questo articolo di CMR Borgomanero, esploreremo questo esame, la sua funzione e come si svolge la procedura.
Cos’è l’ecografia delle vie urinarie
L’ecografia, anche nota come renale o urografia escretoria, è una procedura di imaging medico che utilizza onde sonore per visualizzare gli organi del tratto urinario.
La procedura è non invasiva e non richiede l’utilizzo di radiazioni ionizzanti, rendendola sicura per pazienti di tutte le età.
A cosa serve
L’ecografia delle vie urinarie viene utilizzata per diagnosticare una serie di patologie del tratto urinario, tra cui infezioni, calcoli renali, ostruzioni, tumori e anomalie congenite. Inoltre, l’ecografia delle vie urinarie può essere utilizzata per monitorare la salute dei reni e della vescica, nonché per valutare il successo dei trattamenti per queste patologie.
Come funziona
Durante la procedura di ecografia delle vie urinarie, il paziente viene invitato a sdraiarsi sulla schiena su un apposito lettino. L’operatore applica un gel trasparente nell’area dove verrà effettuata la scansione. Successivamente, l’operatore utilizza un dispositivo chiamato trasduttore per inviare onde sonore ad alta frequenza nell’area da esaminare. Queste onde sonore vengono quindi riflesse dai tessuti del corpo e raccolte dal trasduttore, che le converte in immagini visualizzabili su un monitor. La procedura è generalmente indolore e dura circa 30 minuti.
Rischi e limitazioni dell’ecografia delle vie urinarie
Come tutte le le ecografie, anche in questi casi si tratta di una procedura di imaging sicura e non invasiva, ma come ogni esame medico presenta dei rischi e delle limitazioni che devono essere considerati.
In primo luogo, l’ecografia potrebbe non fornire immagini sufficientemente chiare in caso di obesità o di presenza di gas all’interno dell’intestino, che interferiscono con le onde sonore emesse dal dispositivo. In questi casi, potrebbe essere necessario ricorrere ad altre tecniche diagnostiche, come la tomografia computerizzata o la risonanza magnetica.
Inoltre, l’ecografia delle vie urinarie non è in grado di rilevare tutte le patologie che possono colpire queste strutture anatomiche. Ad esempio, alcuni tipi di tumori potrebbero non risultare visibili all’ecografia, e potrebbe essere necessario ricorrere ad altri esami, come la cistoscopia o la biopsia.
Come prepararsi all’ecografia delle vie urinarie
Per ottenere immagini di qualità è importante seguire alcune semplici indicazioni preparatorie.
In genere, per l’ecografia delle vie urinarie non è necessaria alcuna preparazione specifica. Il medico potrebbe chiedere al paziente di bere un’importante quantità di acqua in modo da avere la vescica piena, ottenendo così una migliore visibilità con l’ecografo. In altri casi, potrebbe essere richiesto di assumere un farmaco che favorisce la diuresi, cioè l’eliminazione dell’urina, per facilitare l’esame.
È importante informare il medico in caso di allergia a farmaci o se si sta assumendo farmaci anticoagulanti, poiché ciò potrebbe influire sulla scelta della tecnica di imaging più appropriata.
In ogni caso, il medico fornirà al paziente tutte le informazioni necessarie sulla preparazione all’esame, e risponderà a eventuali dubbi o domande in modo chiaro e dettagliato