La mammografia è l’esame fondamentale per la diagnosi precoce del tumore al seno, l’unico che ad oggi abbia dimostrato di ridurre la mortalità.
Si tratta di una radiografia che utilizza basse dosi di raggi X e viene eseguita dal tecnico sanitario di radiologia medica sotto la responsabilità del medico radiologo. Nello specifico, ne esistono di due tipologie: di screening e diagnostica.
Scopriamo maggiori informazioni nell’approfondimento di oggi del Centro Radiologico Borgomanero.
Mammografia di screening
La mammografia di screening è un esame utile per le donne che non presentano alcun segno né sintomo perché permette di poter diagnosticare precocemente patologie ancora troppo piccole per essere notate o percepite solo con la palpazione fisica. Si riscontrano maggiori probabilità di successo terapico laddove la diagnosi è tempestiva. Un’ecografia viene anche consigliata a complemento diagnostico dopo la mammografia solo per le donne con densità della ghiandola mammaria molto elevata (densità ACR c/d).
Esame diagnostico
La mammografia diagnostica è indispensabile quando si riscontrano dei sintomi al seno oppure quando negli esami precedenti sono state riscontrate delle anomalie. Un’ecografia viene anche consigliata a complemento diagnostico solo per le donne con densità della ghiandola mammaria molto elevata (densità ACR c/d).
Informazioni utili
La mammografia ha una durata di pochi minuti, non richiede la somministrazione di alcun farmaco o di mezzo di contrasto, e non servono particolari preparazioni. L’esame è in grado di mostrare la struttura delle mammelle e di rilevare lesioni tumorali anche piccole.
Queste si possono presentare sotto forma di zone opache dai margini irregolari, di microcalcificazioni o come aree di distorsione della struttura ghiandolare. Per effettuare la mammografia, il seno viene leggermente compresso tra due lastre. Per alcune donne questa compressione può essere leggermente dolorosa.
Per questo, per chi non è ancora entrata in menopausa, si consiglia di eseguire l’esame tra il quinto e 15esimo giorno dall’inizio del ciclo mestruale, cioè fuori dal periodo ovulatorio, durante il quale il seno è di solito più teso e dolente. In caso di sintomo sospetto, la mammografia viene generalmente prescritta dopo i 35 anni.
Prima di quella età l’esame generalmente non è indicato, salvo indicazione del medico radiologo in casi particolari. Questo perché, proprio per la giovane età, comporta maggiore rischio di danno da radiazioni. La mammografia è controindicata durante la gravidanza, salvo casi particolari.