Abbiamo presentato in un articolo la risonanza magnetica come procedura diagnostica, in che cosa consiste e come si svolge.
Oltre alla risonanza magnetica chiusa, con gli anni è nata e si è diffusa la risonanza magnetica aperta: una tipologia moderna, nata con l’esigenza aiutare le persone claustrofobiche, anziani e bambini, le quali solitamente riscontrano maggiori difficoltà nell’essere confinati all’interno di una struttura cilindrica di spazio ridotto.
Come si svolge la risonanza magnetica aperta? Quali sono i vantaggi dello svolgimento della radiografia come esame diagnostico? Scopriamolo nel corso dell’articolo.
Risonanza magnetica aperta: lo svolgimento
Una delle principali differenze anticipate della risonanza magnetica aperta rispetto a quella tradizionale risiede nel macchinario.
- La risonanza magnetica chiusa viene svolta in un tunnel di diametro ristretto, entro cui scorre il lettino deputato ad accogliere il paziente;
- Il macchinario per la risonanza magnetica aperta accoglie il paziente in un “ambiente” più ampio, meno oppressivo, appunto “più aperto”. Questa procedura viene realizzata nelle cliniche radiologiche più moderne, tra cui il nostro centro medico radiologico e rientra tra le pratiche di radiologia. La lettura dei suoi risultati spetta a un medico radiologo, esattamente come un qualsiasi altro tipo di risonanza magnetica. Il pregio di non esporre il paziente a radiazioni ionizzanti la rende un test ripetibili più volte, anche a distanza di breve tempo.
L’esame ha una durata minima di 30 minuti, non necessita alcuna preparazione da parte del paziente e non risulta essere doloroso.
Da chi non può essere svolta
La Risonanza Magnetica aperta può essere svolta da chiunque ad eccezione di tutti coloro che presentano, all’interno del corpo umano, dispositivi o componenti di natura metallica. Tra i più comuni:
- Portatori di pacemaker cardiaco
- Portatori di protesi ferromagnetiche
- Portatori di neurostimolatori
Risonanza magnetica o radiografia?
Il Centro Medico Radiologico Borgomanero svolge diversi esami tra cui radiografie (raggi X) e RMN (Risonanza Magnetica Nucleare). Nello specifico:
- Le radiografie permettono l’acquisizione di immagini attraverso l’erogazione di radiazioni ionizzanti, consentendo di diagnosticare facilmente traumi e patologie ossee, risultando essere uno strumento fondamentale per un primo studio degli organi interni delle regioni toraciche ed addominali.
- La risonanza magnetica consente di differenziare i tessuti del corpo, rendendo questa procedura diagnostica idonea per lo studio delle articolazioni, dei tessuti molli (come i muscoli e la mammella), del sistema nervoso centrale e dei principali organi interni.